“O cavallina, cavallina storna,

che portavi colui che non ritorna"

Poi arrivò Igli Tare e Wesley Hoedt ritornò in quel di Formello.

Come, dove, quando?


Un colpo di mercato inspiegabile per i più, ma c’ha provato lo stesso Wes, il figliol prodigo, durante la conferenza stampa di presentazione. Anzi Ri-presentazione.

Cosa è cambiato in questi 3 anni?

Dopo la vera cessione capolavoro che generò una plusvalenza di ben 17 millioni grazie al Southampton?


(Conferenza a cui non ha partecipato Andreas Pereira perché ha qualche linea di febbre)


Il caro vecchio Wes racconta….


«Qualche settimana fa ho parlato col mister che mi ha chiamato, avevo parlato di alcune cose e da lì è nata l’idea di tornare.

Inzaghi è stato importante nella scelta, è lui che mi ha chiesto di tornare.

Io so che ci sono dei dubbi su di me, ma io darò tutto per la maglia e i tifosi e società.

(Manco pochi Zio. NdR)


Ho giocato tante gare in più, in tre paesi diversi, ho imparato tanto in ogni posto.

Certo, sono maturato, ho 3 anni in più, ho fatto esperienze all’estero, ora tocca a me farmi vedere alla Lazio.

Ho imparato che devi sempre guardare a te stesso, solo io decido il mio futuro, qualcosa ho sbagliato, l’ho accettato ma ora guardo avanti. Ho imparato tanto come persona e calciatore, ora posso solo farmi vedere qui.


(Rimpianto di aver lasciato la Lazio?)

Sicuramente in quell’anno mister e ds mi hanno detto che era meglio rimanere, quella scelta del Southampton l’ho sbagliata io e lo ammetto, son felice di esser potuto ritornare e cambiare tutto.


Mi sono allenato nel lockdown, devo ritrovare il ritmo del calcio, questione di settimane».

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